Slider

                                                         insieme

POTENZA –Trentamila prenotazioni già arrivate e un flusso ininterrotto di richieste presso l’efficientissimo call center di Piazza De Lorenzo, a Monteverde.

E’ questo il dato venuto fuori dalla conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione de Il Grande Spettacolo dell’Acqua (27 luglio-25 agosto 2013, tutte le sere alle 21:30 presso il Lago di San Pietro, a Monteverde), che si è tenuta ieri mattina, 23 luglio, presso il ridotto del Teatro Stabile di Potenza, in piazza Mario Pagano. Presenti Gianpiero Francese, regista de Il Grande Spettacolo dell’Acqua, Gianluigi Petruccio, responsabile del marketing e della comunicazione, e Vincenzo Pacilio, responsabile del progetto.

La conferenza stampa si è aperta con il saluto di Padre Angelo Palumbo, presidente de “La Fondazione Insieme per…”, il quale si trova a Rio de Janeiro (e vi resterà fino a fine settimana) per partecipare alla XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, con Papa Francesco.

Tutti e tre i partecipanti all’incontro di Potenza hanno parlato dell’evento, ciascuno relativamente al proprio ambito. Gianpiero Francese ha annunciato alcune novità introdotte nello spettacolo rispetto allo scorso anno, “che crediamo renderanno più omogeneo lo spettacolo stesso”. Francese ha poi parlato della “straordinarietà del patrimonio sociale e individuale della comunità, che ha compreso perfettamente il senso dell’evento”.

Sempre il regista de Il Grande Spettacolo dell’Acqua ha sottolineato una volta di più quella che è la stella polare della fondazione, e cioè l’importanza del territorio: “Non è un caso che ci siamo aperti alle comunità circostanti – Aquilonia, Lacedonia e Bisaccia –, nel tentativo di inserirle all’interno di un ragionamento che le coinvolga il più possibile”.

Dello stesso tenore l’intervento di Gianluigi Petruccio, che però si è rivolto alle testate che danno voce all’opera della fondazione, “ringraziandole pubblicamente perché ci accompagnano in questo progetto di solidarietà e che hanno capito le nostre vere finalità”. Si tratta di 9 emittenti radiofoniche in Puglia e 11 in Campania, 3 quotidiani e 8 emittenti televisive.

Più “tecnico”, invece, l’intervento di Vincenzo Pacilio, il quale ha approfondito il tema relativo ai flussi degli spettatori, evidenziando come “i numeri che abbiamo finora raggiunto ci danno enorme soddisfazione ma anche enorme preoccupazione: Monteverde prima o poi collasserà hanno provato ad individuare le ragioni di un successo travolgente, spiegando inoltre le novità che l’edizione di quest’anno riserverà agli spettatori.

Il dato che più di tutti gli altri ha colpito i presenti è stato quello relativo alle prenotazioni. Quando l’inizio dell’ottava edizione è dietro l’angolo, infatti, sono già trentamila le gli spettatori che si sono assicurati la visone di quello che ogni anno va sempre più affermandosi come un vero e proprio evento.

Il Grande Spettacolo dell’Acqua, come sempre organizzato da “La Fondazione Insieme per…”, vivrà quest’anno la sua anteprima venerdì 26 luglio, mentre da sabato 27 avrà inizio la messa in scena quotidiana, che prevede una replica ogni sera, fino al 25 agosto. Considerata la tendenza, il traguardo dei 51mila prenotati tagliato lo scorso anno (quando però in tanti furono costretti a disdire per la chiusura anticipata della rassegna) pare destinato ad essere abbondantemente superato.

L’anteprima de Il Grande Spettacolo dell’Acqua si terrà venerdì 26 luglio, alle 21:00.

Domenica 28, invece, in diretta dal Lago di San Pietro, è stata programmata la trasmissione via streaming su www.grandespettacolo.it. Per qualunque sito voglia fornire il servizio, il collegamento da incollare è il seguente:

http://www.basilicata-edivideo.it/new/streaming/index.php.

Inoltre, sempre la diretta del 28 luglio sarà trasmessa da varie emittenti televisive:

Tele Radio Matera, canale 11 e 111 del Digitale terrestre per Puglia e Basilicata;

Telenova 2, canale 219 del Digitale Terrestre per Campania;

Telecolore, canale 826 del bouquet Sky.

 

Info: www.grandespettacolo.it

Prenotazioni: 0827.86432 – 0827.1810028

Infopoint Aquilonia: 082783004- 3279456420-

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 territoriostoria06

23 luglio 1930 – ore 01.08- Un boato, i latrati impazziti dei cani, il nervosismo degli asini,dei muli e dei cavalli, l’assordante chiocciare delle galline e in un attimo accadde la terribile tragedia del terremoto che colpì Aquilonia, l’antica Carbonara, e la distrusse irrimediabilmente. Un terremoto qualificato “catastrofico”, pari a magnitudo 6.7 della scala Richter, IX – X della scala Mercalli, che in meno di un minuto provocò il cedimento di quasi tutti i fabbricati seppellendo in un turbinio di polvere e detriti uomini e cose.

Rievocare questo terribile evento stringe il cuore di commozione anche a distanza di 83 anni.

A quell’ora di notte, considerata l’entità del sisma, sarebbero state migliaia le vittime, ma, per fortuna nella sventura, furono solo 293, in maggioranza anziani in età avanzata e bambini. La gran parte degli abitanti si salvò perché era il periodo della mietitura e i contadini restavano in campagna, a dormire nei pagliai o all’aperto, per avere più tempo disponibile da dedicare al lavoro. Non dimentichiamo che il periodo della mietitura era quello di più intensa attività nel corso dell’anno.

Fu detto “il terremoto del Vulture” perché si estese in senso diagonale da Melfi a Villanova del Battista – Montecalvo, ma con un cratere ellissoidale con epicentro proprio Aquilonia.

Un terremoto non porta soltanto distruzioni e morte; se così fosse basterebbe piangere i propri morti e ricostruire. Ai danni materiali si aggiungono i danni morali, psicologici, ideali, la sfiducia, il disorientamento, l’impotenza, il dolore.

Rimane distrutto il tessuto sociale delle Comunità colpite, e con esso si perdono i rapporti interpersonali, le amicizie, gli affetti, le solidarietà; le persone diventano fredde, dure, egoiste. Di conseguenza si perdono le usanze, le tradizioni, i costumi, le peculiarità tipiche di ogni paese in quanto per anni i superstiti si dedicano a ricostruire il minimo indispensabile per dare un nuovo senso alla vita.

Così Aquilonia perse la propria identità e in un attimo divenne un paese senza Storia.

Vari altri terremoti avevano colpito nel corso dei secoli ma mai in modo così dirompente.

Nel Museo Etnografico di Aquilonia e soprattutto nel Museo delle Città Itineranti vi è un settore specifico con documenti fotografici e filmati d’epoca che raccontano il post-terremoto, immagini crude che ognuno rifiuterebbe di credere vere, ma lo sono. Ognuno vorrebbe dimenticare, ma la vita ci dice che non bisogna dimenticare perché solo così si può trovare la forza di ricominciare.

L’Associazione per la gestione del Museo Etnografico è impegnata nel recupero della memoria, delle tradizioni, del modo di vivere di una volta per trasmetterlo alle giovani generazioni affinché non dimentichino.

E proprio “per non dimenticare” Aquilonia fu definita, con una intuizione geniale dal compianto Beniamino Tartaglia, “CITTA’ DELLA MEMORIA”.

Alessandro Annunziata

fotopostsisma

 

Come preannunciato nei giorni scorsi, si è svolta questo pomeriggio la cerimonia del passaggio della TORCIA DELLE OFANTIADI nel nostro paese. La famosa fiaccola cerimoniale, con al seguito tutto lo staff organizzativo accompagnati da macchine e moto d’epoca, proveniente da Calitri ha fatto tappa al ristorante Gronky. Dopo un breve break la TORCIA ACCESA è stata accompagnata da tre piccoli tedofori, nell’ordine Gerarda Lottrecchiano, Giovanni Rabasca e Igina Gala nella piazza principale antistante la chiesa.

Ad attenderli il sindaco Giancarlo De Vito ed alcuni membri dell’amministrazione comunale; dopo una breve cerimonia di benvenuto la carovana è ripartita alla volta di altri paesi che parteciperanno ai giochi.



ofant13Il delegato allo sport e alla cultura, che è anche il referente del comune di Aquilonia per questa manifestazione,
Mirco Annunziata è molto soddisfatto dell’evento.

questa importante manifestazione ,che si svolgerà dal 04 Agosto al 31 Agosto vedrà la partecipazione di tanti  paesi che si affacciano sul fiume ofanto.

Il calendario prevede sia  discipline olimpiche che giochi popolari come la morra. 

Le gare si svolgeranno in diversi paesi del circondario ma l'apertura e la chiusura dei giochi sarà a Pescopagano.

Lo sport quindi come sinonimo di socializzazione di aggregazione e competizione. E' con questo spirito che si rinnova l’invito a tutti gli aquiloniesi ad iscriversi alle discipline sportive dove ritengono di essere più competitivi.

Nel sito ufficiale,  www.ofantiadi.it,   troverete tutte le discipline, il calendario completo ed i vari regolamenti dei giochi.

Il nostro blog seguirà tutta la manifestazione ma farà il tifo per i nostri atleti, ed a loro facciamo il nostri migliori auguri  per un ricco medagliere.

 

Amministrazione

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi e esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso. Leggi informativa