Di seguito l'intero intervento dell'amico Lello con il quale ha chiuso l'assemblea pubblica del 2 Aprile.
Il tempo è …… GALAntuomo
Ho chiesto la gentilezza al gruppo di concedermi pochi minuti per una vicenda personale.
Io tanti anni fa ho avuto, non so se definire la fortuna o la sfortuna, di fare il sindaco di questo paese.
Era il 1990, avevo 28 anni e sono stato il sindaco più giovane della storia di Aquilonia.
Ebbene un bel giorno del 1994, l’otto gennaio per l’esattezza, sono stato privato, unitamente a Sandrino Annunziata, della mia libertà, in pratica per dieci giorni non sono potuto uscire di casa. Non sto qua a spiegarvi le motivazioni perché ciò è accaduto; per la verità, a distanza di tanti anni, la vera ragione io stesso non l’ho mai capita. Sta di fatto che dopo tante battaglie legali sono riuscito a dimostrare la mia assoluta innocenza e di questo negli anni scorsi ho dato conto ai cittadini di Aquilonia con ogni forma di pubblicità (comunicati stampa, manifesti pubblici e quant’altro).
Questa mia triste vicenda nel passato recente si è arricchita di un altro particolare importante.
Io, per l’ingiusta detenzione subita, ho fatto causa allo stato e sono stato risarcito, se di risarcimento si può parlare atteso che questi riconoscimenti sono avvenuti solo a distanza di tantissimi anni. Del resto la somma che mi è stato data, al netto delle spese sostenute, l’ ho devoluta in beneficenza..
Troverete in rete sul nostro blog l’ORDINANZA della VIII sez. Penale della Corte di Appello di Napoli .
Ho voluto raccontare questo episodio per due ragioni:
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probabilmente questo è il mio ultimo intervento che faccio nella qualità di pubblico amministratore in carica e mi sembrava giusto informarvi personalmente di questa vicenda. Questo non significa che io abbandono la politica. Assolutamente no. Molti amici di questo sono preoccupati perché mi hanno sempre considerato, in tanti e tanti anni come punto di riferimento e pensano che io possa abbandonarli. E io dico loro di stare tranquilli perché il capitano non abbandona mai la nave. Come diceva qualcuno: la politica o la si fa o la si subisce, io ho deciso di farla; e per farla non bisogna avere per forza delle etichette, in ogni caso, sono certo che nel prossimo Consiglio Comunale siederanno altri amici che saranno degni rappresentanti.
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L’altra ragione per cui ho voluto dire queste cose è perché mi piacerebbe che la mia esperienza sia da monito per i giovani. A loro dico che la politica è passione, la politica è sacrificio, la politica presuppone competenza e chi ha la presunzione di farla deve sapere che la deve fare tutti i giorni, nella vita sociale, nelle professioni e ovunque è possibile. I miei maestri, Gigino Marengo e Nino Calabrese illustri sindaci che mi hanno preceduto alla guida di questa nobile collettività, mi hanno insegnato che l’impegno amministrativo è una cosa seria e presuppone costanza e competenza; il fatto di essere giovani, mi dicevano, deve essere una risorsa e non una scusante. Io ho fatto molto tesoro di questi insegnamenti. Io so di tanti giovani aquiloniesi che si stanno facendo molto valere in giro, nei vari settori di loro competenza specie nel campo dell’Università, a loro mi permetto di dare un consiglio: di pensare, in primis, al proprio futuro e alla loro carriera ma di non trascurare mai le proprie origini e dedicare un poco di tempo anche al nostro paese che va scemando e ha bisogno del contributo di tutti per emergere, a loro dico, inoltre, di proporsi con forza e con autonomia e non aspettare che magari arriva il primo qualsiasi “per portarli a capezza”.
Sappiate che la qualità alla fine emerge sempre.
Voglio chiudere prendendo spunto da una riflessione del nostro conterraneo il prefetto Antonio Manganelli, capo della polizia, morto di recente che io ho avuto il piacere di conoscere .
A proposito della lotta alla mafia egli diceva: abbiamo pochi uomini e tanti tifosi.
Ad Aquilonia, dove abbiamo bisogno di liberarci da pratiche subdole e clientelari, a me sembra che si stia verificando il contrario: ho la sensazione che abbiamo pochi tifosi e tanti uomini.
Mi auguro, e spero, che siano quelli giusti che possano ridare nuova verve e linfa al nostro amato paese. Da parte mia, a prescindere dai ruoli, continuerò a sostenere Aquilonia ovunque e sempre.
Vi ringrazio per essere intervenuti così numerosi.
Buona Vita a tutti.
Con molta stima e affetto Lello Gala
Ordinanza Corte Appello Napoli