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… e poi, dopo 12 campionati, incontri Gigi Gol

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.... e poi, dopo 12 campionati, incontri Gigi Gol               

Correva l’anno 2003 quando   l’U.S. Avellino si rialzava da un lungo e forzato letargo calcistico. L’allora Stadio Partenio riprese ad esplodere. La squadra, quell’anno, guidata magistralmente da Mister Vullo, conquistò la prima piazza del campionato e la tanto ambita serie B. Otto anni di purgatorio, coronati da una splendida stagione da incorniciare a partire dai numerosi gol, ben diciotto, dell’attaccante Gigi Molino.

Il Drago, questo il soprannome che i tifosi gli attribuirono per le sue spiccate capacità di bruciare le ostilità dei difensori avversari, risultò giocatore determinate di quella promozione. Oggi, come allora, molti rimangono ancora affascinati dalle sue giocate e la sua maglietta, in giro per la provincia, veste ancora piccoli campioncini in erba per la nostalgia dei propri genitori.

Qualche giorno fa, per puro caso ad Avellino, ho incrociato colui che in quel fantastico anno riuscì ad esaltare tutto il mio entusiasmo e la mia passione per i colori biancoverdi. 

Lo sguardo del Drago, che ha ipnotizzato noi tutti, è rimasto intatto. Così come il suo amore per il calcio. Gigi gol non si smentisce e con la sua semplicità, che da sempre lo contraddistingue, accompagnato dal solito sorriso, è riuscito a trasmettermi un piacevole   ”Déjà vu” con un semplice e confidenziale “ciao Lello, tutto bene?”. Son passati ben 12 anni (e sembra ieri), ma quando parla di calcio il tempo fa capolinea: “Amo Avellino e la sua gente –racconta sorseggiando insieme un’ottima tazza di caffe–  Non è un caso che oggi mi ritrovo ad abitare con la mia famiglia in questa città. La tranquillità che offre questa immensa provincia, permette di coltivare le proprie passioni nel miglior modo possibile. I luoghi, gli irpini, grandi appassionati del calcio e della natura, rendono tutto più facile. Non mi sono mai allontanato da ciò che amo. Il calcio è e resterà per sempre una delle mie più grandi passioni”.

L’emozione del Drago, mentre parla, si tocca con mano. Strano avvertire questa sensazione che va in netto contrasto alla sua fredda capacità realizzativa sul campo. Molino uomo, in questo istante, è ben lontano dall’essere calciatore ma molto vicino all’essere promotore di questo stupendo sport: “Da tempo– continua Gigi – ho deciso, con anima e corpo, di dedicarmi ai più giovani. A loro, sin da piccoli, voglio insegnare il meglio di questa stupenda disciplina sportiva. Voglio che in molti, crescendo allenandosi, assaggino le mie stesse soddisfazioni. Il calcio, come detto, è passione e soprattutto grande sacrificio. Sono convinto che questa verde provincia possa, negli anni a venire, sfornare numerosi campioni. Da qui il mio impegno a 360 gradi affinchè ciò possa accadere. Un Full-immersion che parte da Avellino, presso la struttura delle “Quercie” ogni lunedì e giovedì dalle 15 alle 19 e a Lioni, presso il Campo sportivo, con i Lions Arci Milan ogni mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19. Numerosi ragazzi, nati dal 2000 a salire, si prodigheranno, sotto la mia supervisione, ad appassionati allenamenti che si culmineranno con competizioni federali regionali. La scuola Calcio Lioni, associata all’A.C. Milan, ha già fatto registrare un boom di iscrizioni. Segno, questo, che anche la nuova generazione ama con passione il gioco del calcio. A loro, finchè avrò respiro, dedicherò – conclude Gigi Gol- tutto il mio amore che nutro per questo sport”.

Con il caffe, caro Drago, si conclude questo nostro casuale e cordiale incontro avellinese, consapevole di aver trascorso una bella e biancoverde giornata in tua compagnia. Ciao Gigi-gol e che ci si possa rincontrare a presto per raccontare dei tuoi sicuri successi.

Lello Gala

 

 

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