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quercia pignatiello

monumento

 

LA QUERCIA DI SAN VITO

UN MONUMENTO

Abbiamo avuto assicurazione dalla Commissione Agricoltura e Foreste della Regione Campania che la QUERCIA DI SAN VITO, tanto cara a tutti gli aquiloniesi sparsi in ogni dove, ha superato i test tecnici previsti dalla legge pertanto “l'albero simbolo di Aquilonia” ha avuto il riconoscimento quale Albero Monumentale della Campania.

La nostra Amministrazione Comunale, certa che la nostra Quercia avesse tutti i requisiti richiesti, ha partecipato al programma che è stato ideato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali con la legge 50 del 14 gennaio 2013 in cui fissava le disposizioni nazionali in materia di tutela e salvaguardia degli alberi monumentali di particolare pregio naturalistico , paesaggistico e storico-culturale.

Siamo particolarmente orgogliosi di aver raggiunto questo importante traguardo, ciò permetterà alla Quercia di San Vito di avere una vetrina nazionale, questa bella notizia fa il paio con la certezza che, a seguito delle efficaci cure effettuate due anni or sono, la secolare pianta ha avuto un miglioramento fitosanitario notevole.

In attesa che arrivi l'ufficialità, ormai scontata, sono al vaglio dell'amministrazione le iniziative da porre in essere per festeggiare in maniera degna, naturalmente “sotta a la cerza r santu vit” , il giusto e meritato riconoscimento dato al nostro MONUMENTO.

Assessore Mirco Annunziata

foto a cura di  Antonello Pignatiello

foto proloco

DALLA PRO LOCO DI DANTE.. A QUELLA BOLSCEVICA

Le Pro Loco, per antonomasia, dovrebbero avere la funzione principale di promuovere il territorio di competenza ponendo in essere tutte quelle iniziative: sociali, storiche, culturali, etc tese a valorizzare “ il proprio luogo”.

Per principio queste particolari associazioni non dovrebbero avere fini politici e dovrebbero essere aperte a tutti in modo da garantire a chiunque ne faccia richiesta la partecipazione alle attività organizzate durante tutto l’arco dell’anno.

Le Amministrazioni Comunali, di prassi, a prescindere dai colori politici, dovrebbero favorire con ogni mezzo la crescita e il buon funzionamento di queste particolari forme di associazioni.

Fin qua siamo consapevoli di non aver scoperto l’acqua calda.

Ad Aquilonia, a quanto è dato sapere, le cose funzionano diversamente.

E non ci riferiamo naturalmente alla parte che riguarda gli obblighi (se sono veramente tali) dell’Amministrazione Comunale, perché ci consta che nessun sindaco abbia mai fatto mancare il sostegno, economico e logistico, alla Pro Loco.

Ci risulta, infatti, che i costi di luce, riscaldamento, internet e quant’altro sono stati, e sono tuttora, a carico del comune, quindi di tutti i cittadini.

La stessa sede è all’interno della Casa Comunale, e ciò è tutto dire.

Sappiamo che il sindaco, molto sommessamente, ha chiesto, per le vie brevi e in forma ufficiale, al presidente Tartaglia copia dello statuto e del programma delle attività previste nel 2017 senza avere avuto riscontro alcuno.

Rifiutare il rilascio di un documento, che normalmente dovrebbe essere pubblico, al sindaco, per fini amministrativi, già di per sé è un fatto deprecabile.

Naturalmente non vogliamo sostituirci al sindaco su quelle che saranno le azioni future, certamente saprà come comportarsi per far prevalere la logica pubblica.

Ma è su un’altra cosa che vogliamo porre l’accento perché, se questa notizia dovesse essere confermata, è una vicenda che rasenta la vergogna.

Ecco i fatti.

Pare che alcune persone, lo scorso mese di gennaio, abbiano chiesto ed ottenuto, pagando la relativa quota sociale, l’iscrizione alla Pro Loco di Aquilonia. Qualche giorno dopo, appresa la notizia che il termine per le iscrizione era stato anticipato al 15 di febbraio anziché al 28 come riferito dal presidente, gli iscritti (sub judice) hanno chiesto di poter leggere lo statuto ricevendo, a “tale assurda richiesta” un diniego con la motivazione che la loro richiesta di tesseramento era stata rigettata, con relativa restituzione della quota versata.

Naturalmente queste persone hanno chiesto lumi a riguardo e il presidente, a quanto pare accompagnato da un altro socio, con tutto il suo candore ha detto loro che le adesioni erano state accettate con riserva e che, dopo accurata analisi delle domande, nessuna di loro aveva superato il test d’ingresso e quindi le richieste di iscrizione dovevano ritenersi definitivamente respinte.

Quindi potete immaginare che, di questi tempi, è più facile superare i test d’ingresso alla facoltà di medicina piuttosto che quella di ingegneria nei vari atenei italiani, che iscriversi alla Pro Loco di Aquilonia.

Questo fatto, se confermato, è inaccettabile e merita di essere censurato.

Chiediamo, pertanto, al sig. Giovanni Tartaglia, quale presidente p.t. della Pro Loco di Aquilonia: che utilizza una struttura pubblica mantenuta con i soldi del bilancio comunale, ma che evidentemente immagina di stare a capo di un apparato di bolsceviana memoria,

  • di spiegare pubblicamente il perché ha rifiutato di tesserare alla Pro Loco a persone che democraticamente ne avevano fatto richiesta;

  • di far conoscere a tutti in quale periodo è possibile iscriversi alla Pro Loco e se ci sono limitazioni a riguardo;

  • di far conoscere il calendario delle manifestazioni dell’anno in corso;

  • di spiegare come mai le Pro Loco degli altri comuni beneficiano di contributi regionali e la nostra no;

  • che fine ha fatto la proposta, pressoché unanime, di intitolare la nostra Pro Loco alla buonanima di Dante Castucci, amico di tutti, che mai e poi mai, si sarebbe sognato di chiudere le porte in faccia a coloro che chiedevano di impegnarsi, i maniera assolutamente disinteressata, per il sociale.

Signor Censore da chi ricevi le istruzioni per compilare gli elenchi dei buoni e dei cattivi.

Lo so è un segreto, lo so che non me lo puoi dire” (Edoardo Bennato)

Staff Aquilonia-Carbonara

 

paesaggio

BIO-DISTRETTO e  L'ALTRA ECONOMIA

Coltivazioni biologiche come nuovo modello di sviluppo rurale e opportunità di costituire un BIO-DISTRETTO nell'Irpinia d'Oriente: è questo di cui si è discusso in un interessante convegno, promosso dall’assessore Mirco Annunziata e dall’associazione “Aquilonia-Carbonara” , tenutosi nell’aula consiliare del comune venerdì scorso.

Proprio per l’importanza del tema trattato, che sta suscitando grande interesse nell’opinione pubblica, gli organizzatori hanno invitato, per l’occasione, qualificati relatori, infatti, all'incontro hanno preso parte Emilio Buonomo presidente del Bio-distretto Cilento, Antonio Paparo presidente dell'A.I.A.B Campania (Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica) e Salvatore Basile presidente di IN.N.E.R.(International Network of Eco Regions o rete internazionale dei Bio-distretti).

Gli ospiti, nei loro interventi, hanno evidenziato che gli stati europei, e di riflesso i consumatori, sono molto attenti alla qualità dei prodotti alimentari e che la richiesta di prodotti biologici, che sono sinonimo di qualità certificata, è in forte crescita, circa il 25% annuo, e pertanto è auspicabile un’organizzazione locale che ne governi il fenomeno, magari prendendo spunto dall'esperienza del bio-distretto del Cilento, che ha di fatto costruito il modello a cui si rifanno tutti gli altri bio-distretti italiani e quelli internazionali, (gli amici cilentani sono stati i primi in Italia a mettere in piedi un bio-distretto ed enorme è stato il successo avuto ad Expo2015 dove i prodotti biologici del loro territorio hanno riscosso molto interesse tanto da meritarsi una vetrina internazionale).

Hanno, altresì, evidenziato che spetta all'associazionismo locale creare i presupposti per produrre prodotti di eccellenza che fungano da attrattore turistico enogastronomico e contemporaneamente essere lo strumento di salvaguardia e tutela del territorio.

E’ stato quindi un incontro davvero interessante, gli operatori agricoli presenti, e non solo loro atteso che il biologico non riguarda solo il settore alimentare, hanno interagito con i relatori che hanno spiegato l’importanza di utilizzare il metodo di coltivazione biologico soprattutto per la conservazione dell'enorme patrimonio naturalistico esistente in Irpinia.

L’Assessore Mirco Annunziata nel suo intervento ha spiegato che l’obiettivo che ci si prefigge è quello formalizzare il comitato promotore entro la fine del 2016 ed avviare il percorso finale per la costituzione del bio-distretto estendendo alle comunità limitrofe l'invito a sposare l'iniziativa anche in considerazione dell'omogeneità territoriale e culturale che ci caratterizza.

I lavori sono stati chiusi dal sindaco Giancarlo De Vito che ha evidenziato l’importanza di costituire un bio-distretto come volano per una proposta turistica enogastronomica ed ecocompatibile, settori in cui l’amministrazione comunale si sta molto adoperando.

Staff Aquilonia-Carbonara

photo by: Luigi Petruzziello

 

Amministrazione

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