Ho avuto il piacere e l’onore come militante socialista di confrontarmi spesso con Federico Giusto. Tra noi la differenza di età non contava, abile come era a far sentire tutti a proprio agio.
Non voglio essere né retorico e né banale, consapevole come sono, che al di là delle chiacchiere, di una persona, di un politico in modo particolare, a parlare debbono essere i fatti: Federico Giusto era uno di quelli che in politica, e non solo, faceva parlare i fatti.
Mi ricordo perfettamente che Fontanarosa, il suo amato paese a cui tanto ha dato, sotto la sua magistrale guida era un fiore all’occhiello, un esempio da seguire e da imitare per tutti.
Anche io, agli inizi degli anni novanta quando sono diventato giovanissimo sindaco di Aquilonia, mi sono recato spesse volte da lui per cercare di imparare qualcosa. Lui era sempre prodigo di buoni consigli, il suo amore verso il prossimo faceva parte del suo DNA, d’altronde non si resta alla guida di un paese per oltre trent’anni ininterrottamente se non si fa del bene.
Il ricordo più bello che ho di Federico è che lui aveva la grande capacità di anteporre la crescita e il benessere del territorio alla fede politica. Per lui veniva prima il territorio e poi il partito: la miriade di opere che ha realizzato in tanti anni è l’esempio tangibile di quello che è stato.
Con Federico scompare una grande persona, scompare un grande politico di una politica che ormai non c’è più.
Per me è stato un grande maestro, soprattutto di onestà e di coerenza, e per questo gli sarò sempre riconoscente.
Lello Gala