C'è anche chi indugia la partenza per poi partire prima di tutti gli altri e alla fine ritornare.
È questo il caso di Michele Ruggiero giovane amico e cantautore aquilonese.
Michele trascorre i primi anni della gioventù ad Aquilonia. Sono questi gli anni in cui nasce la passione per la musica e in particolare per Lucio Battisti.
Vicende lavorative familiari, poi, spingono Michele a trasferirsi nella capitale. In questi anni Michele approfondisce la conoscenza e la passione per la musica, in particolare per la musica cantautorale capitolina,anche grazie alla frequentazione del prestigioso istituto musicale Saint Louis College of Music.
Dopo questo importante percorso di studio e crescita personale Michele e la sua famiglia sono ritornati a vivere nel nostro paese.
Proprio il connubio di queste esperienze, unite ad un grande impegno e ad una forte personalità, hanno permesso a Michele di raggiungere un ottimo livello come musicista e in più di scrivere dei brani di profonda intensità e spessore.
Ne sono esempi "La Maschera" , brano di denuncia contro la falsità della moderna società globalizzata e “Monte Mario” che offre un lucido e tagliente sguardo sulla vacuità della vita romana.
La poliedricità cantautorale di Michele è dimostrata anche dal "Valzer dell'Ubriaco" bellissima ballata di amore e di esaltazione per gli amici e il vino - temi da sempre cari a cantautori italiani come Francesco Guccini - e "Questa canzone che parla di me" brano di profonda e sensibile introspettiva personale.
Infine Michele è capace anche di bellissime canzoni d'amore come "Il vento soffia" e "Indugiare la partenza" brano già prodotto, acquistabile su iTunes e di cui è disponibile in rete un bellissimo video corredato dalle stupende immagini di Aquilonia.
In conclusione tutti noi di “Aquilonia-Carbonara” vogliamo cogliere come occasione la conclusione della settimana sanremese per fare a un nostro grande amico, Michele Ruggiero, l'augurio di poter arrivare presto - o meglio senza "indugiare" - a calcare palcoscenici di prestigio nazionale come quello dell'Ariston.
Un augurio a chi è ancora capace di inseguire i propri sogni e le proprie passioni e buon ascolto.
A cura di Salvatore Tartaglia