COMIZIO PUBBLICO DI VITO MAGLIONE DEL 18/05/2013

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Buonasera, Buonasera a tutti,

il mio intervento si divide in due parti, nella prima parte, brevissima, vi illustrerò le motivazioni della mia candidatura e nella seconda parte mi occuperò in modo specifico:

Argomenti, questi ultimi, che per il loro approfondimento, capirete bene, occorrerebbero ore di discussione, ma cercherò di limitarmi, per non annoiarvi, a sottolineare gli aspetti programmatici più significativi cercando di creare un parallelismo sullo stato attuale, le politiche adottate dalla passata amministrazione e la nostra proposta programmatica.

Credo sia superfluo auto presentarmi posto che nel nostro paese ci conosciamo tutti.

Credo che sia necessario, invece, che voi tutti conosciate le motivazioni della mia candidatura nella lista Insieme per Aquilonia con candidato sindaco De Vito Giancarlo.

I miei riferimenti di vita sono la famiglia, il lavoro, gli amici. Non riesco a pensare a me e a quello che faccio ogni giorno, senza questi punti fermi. Mi reputo fortunato perché ho una famiglia meravigliosa, ho un lavoro che mi gratifica e ho degli amici fantastici, a tutti loro, permettetemi, va il mio vivo ringraziamento. Con loro ho condiviso i miei progetti e le mie scelte, li ho voluti vicini in tutto quello che ho fatto. La risposta è stata la loro presenza il loro affetto. Anche questa volta, quando mi è stato proposto, dagli amici di AQUILONIA - CARBONARA, di candidarmi insieme a Mirco ho chiesto il loro parere, la loro approvazione, il loro consiglio, certo la mia decisione non è stata facile, ero molto contrastato. Le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare la candidatura sono state nel constatare che si stava costruendo un progetto importante in cui si confluivano: le esperienze passate, i vissuti personali e la voglia di cambiamento

. E man mano che si mettevano insieme i tasselli, si creava un crescendo di entusiasmo, una voglia di fare. Ho avuto modo di apprezzare il carisma e la determinazione di Giancarlo, quotidianamente ci incoraggia e ci sostiene, ho avuto modo di apprezzare la vitalità, l’intelligenza e l’esperienza degli altri candidati Pina, Laura, Giuseppe, Antonio e Mirco. Da subito si è istaurato un bel clima di fattiva collaborazione. È stata messa su una bella “lista” e credo che con il vostro consenso ce la faremo.

Ci hanno definiti contenitori di voti e, peggio ancora, candidati vuoti, ed ancora ci hanno definiti armata schiacciasassi, questo termine mi sa tanto di squadrismo. Alle loro illazioni dico che noi non dobbiamo combattere nessuno non siamo in guerra e neppure dobbiamo rompere sassi.

Pertanto, le illazioni le rispediamo ai relativi mittenti.

Dicevo, che la mia candidatura, insieme a quella di Mirco è stata proposta dal laboratorio AQUILONIA – CARBONARA, gruppo che si è costituito spontaneamente dopo lo scioglimento della lista “UNITI PER AQUILONIA”. Contrariamente a quanto si va affermando dalle pagine del “corriere” di oggi, il nostro è un gruppo forte e coeso che crede nel progetto di cui è protagonista con le altre forze della coalizione. Il nostro obiettivo è stato ed è di contribuire, nel segno della continuità, in modo fattivo e concreto affinché si possano attuare tutti i punti del programma elettorale. Abbiamo, come sempre, dato il nostro contributo di idee sin dall’indicazione di Giancarlo a Sindaco, abbiamo contribuito alla costituzione della lista e abbiamo dato un contributo importante alla redazione del programma.

Abbiamo, inoltre, realizzato il sito di AQUILONIA – CARBONARA che sarà ora e nel futuro uno degli strumenti di dialogo, di proposta e di condivisione delle idee, sarà il collegamento con i tanti amici che per studio o per lavoro sono costretti a stare lontani dal nostro paese. Abbiamo bisogno di conoscere le vostre idee, le vostre proposte perché siamo convinti che solo la condivisione e il dialogo possono aiutare a crescere la nostra comunità. Siamo convinti che il coinvolgimento di tutti è alla base della democrazia partecipata, il nostro laboratorio politico culturale saprà distinguersi per proposte e per risultati, abbiamo bisogno del vostro aiuto.

Voglio ringraziare pubblicamente i consiglieri uscenti della lista UNITI PER AQUILONIA - Lello e Fabio che in questi cinque anni hanno instancabilmente svolto il loro ruolo di minoranza con impegno e senso di responsabilità, voglio ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno dato un fattivo contribuito. Il lavoro svolto è stato rendicontato con dovizia di particolari nell’assemblea del 2 aprile scorso, ciò sta a dimostrare che chi ha dato il sostegno cinque anni fa al nostro gruppo non ha fatto un investimento sbagliato. Grazie per tutto quanto avete fatto. Voglio ringraziare, inoltre, gli amici del gruppo AQUILONIA – CARBONARA e i tanti amici che in questi giorni di campagna elettorale ci aiutano e ci sostengono, grazie a tutti voi.

Prima di passare alla trattazione dei punti del programma, mi preme ringraziare di cuore la famiglia Memoli - Tartaglia che questa sera ci ha ospitati, mi preme ringraziare tutti i ragazzi che con impegno e professionalità organizzano la parte tecnica di questi incontri, grazie a tutti.

Un grazie particolare a Salvatore che ha accolto l’invito ad aprire il comizio di questa sera, grazie Salvatore.

E vengo alle nostre proposte programmatiche:

POLITICA FISCALE

E' obiettivo del nostro gruppo perseguire una politica tributaria equa. Sarà attuata una politica di bilancio attenta, diretta ad una razionalizzazione delle risorse, ad una serrata lotta agli sprechi ed a un costante monitoraggio della spesa corrente. Sarà adottata una politica di valorizzazione dei beni comunali in ottica di sostenibilità dell’investimento. Relativamente alla imposte comunali sarà impegno della futura amministrazione adottare una politica di riduzione della pressione fiscale. Non è giusto chiedere ai cittadini aumento di tasse senza ridurre la spesa!

Va attuato in pieno il dettato della nostra Costituzione la più bella del mondo , per usare le parole di Benigni

- Art. 53. “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”

In questi anni abbiamo dovuto subire una politica distratta e poca accorta ai bisogni della gente. Vanno ricordate le numerose tensioni che si sono avute a seguito dell’aumento della TARSU - ….. volgarmente detta tassa sulla spazzatura ……… - portandola ad oltre il 200%. Problematica aggravata ancor più, ricorderete tutti, nel luglio 2010 e nel settembre 2010. Venne richiesto, a distanza di due mesi, il pagamento della tassa sulla spazzatura di due annualità per l’anno 2009 e per l’anno 2010, il comune incassò oltre 400.000 euro. Vero è che si stava applicando una norma di legge ma altrettanto vero, è che bisognava spiegare ai cittadini anzitempo le ragioni di un provvedimento, andavano accolte le istanze e le proposte. Ricordo che fu fatta una assemblea solo dopo l’approvazione delle delibere attuative, poi più niente.

Questo è il dialogo che si è tenuto con la cittadinanza!

Poi, ricordo l’approvazione dell’inutile regolamento dell’ICI – non servì a niente - arrivaste in ritardo.

E poi ancora, con riferimento all’IMU ricorderete la leggerezza e la confusione con cui fu affrontato il problema. Anche in quell’occasione la minoranza si fece promotrice di numerose proposte tra cui la riduzione dell’IMU per i cittadini di Aquilonia che per ragioni di lavoro sono stati costretti ad emigrare – fu lettera morta – anzi senza cognizione di causa ed in modo frettoloso approvaste una delibera di giunta sbagliata nella forma e nella sostanza. I nostri cittadini di Aquilonia e i nostri emigranti hanno avuto non poche difficoltà.

Vi sottolineo che nei due programmi elettorali di AQUILONIA POPOLARE sull’argomento nulla viene scritto.

Corre l’obbligo di fare chiarezza in merito alle politiche adottate dall’amministrazione Coppola in materia di tributi, ne ho la facoltà in quanto ricoprivo la carica di assessore al ramo. In questi giorni si sente di tutto e di più. Avviammo nel quinquennio 2003 – 2008 nello specifico due progetti importanti: L’affrancazione dei fondi rustici e l’istituzione dell’ufficio tributi.

Va ricordato che nel 2003 il comune di Aquilonia non aveva un ufficio tributi, non aveva il personale formato e non aveva gli strumenti per gestire in autonomia le attività. Cosa di non poco conto. Va ricordato, inoltre, che tutti i comuni limitrofi in quel periodo non avevano al loro interno un ufficio tributi e tutti i servizi erano affidati all’esterno. In quel periodo non veniva svolto alcun controllo e verifica sistematica sui tributi comunali. Di tanto in tanto veniva affidato a professionisti esterni l’attività di controllo. Allora affrontammo la problematica e dopo diversi incontri redigemmo un progetto lungimirante e ben articolato che mirava all’istituzione dell’ufficio tributi, che si esplicitava in tre fasi:

fase A

fase B

 

fase C

I risultati sono stati soddisfacenti; il comune grazie all’attività svolta ha incassato nel quinquennio 2003 - 2008 oltre 90.000 euro . Bisognava, quindi, proseguire sulla strada tracciata e portare a compimento il progetto, proporsi ai comuni limitrofi, si sarebbe, quindi, generato più lavoro e, di conseguenza, si sarebbe dovuto assumere nuovo personale . Da un progetto di riordino si potevano creare posti di lavoro. Tutto il progetto all’indomani dell’insediamento dell’amministrazione Cataldo è stato completamente stravolto.

Progetto affrancamento dei fondi rustici

Progetto lungimirante, affidato con gara pubblica, aveva, anche qui, un triplice scopo:

  1. Mettere ordine al patrimonio del comune;

  2. Legittimare la proprietà dei terreni ai titolari – incassare il censo dai possessori terrieri che avevano deciso di non affrancare;

  3. Fare cassa per investire sul patrimonio comunale.

I proventi del progetto affrancazione oltre 160.000 euro dovevano essere fondi da destinare all’agricoltura e a progetti di valorizzazione del patrimonio comunale .

E come? I bandi per i finanziamenti alle opere pubbliche richiedono tutti il cofinanziamento da parte del comune cioè una parte del contributo viene concesso dalla Regione, Stato, Comunità Economica Europea e la restante parte dal Comune con fondi propri. Ecco a cosa servivano quei 160.000 euro. Si sarebbero potuti presentare progetti per la costruzione di strade, acquedotti, miglioramento del patrimonio. Doveva essere un tesoretto da utilizzare per attuare nuove progettualità.

Come si dice “senza soldi non si cantano messe”.

Questo progetto fu contestato e contrastato dell’allora minoranza con una denuncia alla corte dei conti. Nei trascorsi cinque anni il progetto è stato snaturato e ridotto a infinite proroghe - di quel tesoretto non è dato sapere. Peccato, abbiamo perso ulteriori opportunità.

Ma non finisce qua, all’indomani dell’elezione dell’attuale maggioranza ho chiesto ed avuto un incontro con il Sindaco, ritenendo giusto relazionare sui progetti che erano in itinere. In modo del tutto disinteressato mi sono reso disponibile a dare il mio contributo affinché tali progetti potessero essere portati a termine. Personalmente cinque anni fa ho cercato il tanto sbandierato confronto. Con mio sommo rammarico ho dovuto constatare, dopo un pò di tempo, il netto disinteresse.

Sono questi alcuni dei progetti su cui si sarebbe dovuto puntare per rafforzare l’azione amministrativa. Iniziare da cose semplici e concrete non da fantasie irrealizzabili basate su congetture teoriche che poco hanno a che fare con i bisogni della nostra gente, con la nostra cultura e con il nostro territorio.

Attività produttive

Obiettivo prioritario è quello di far ripartire una economia di territorio rilanciando le attività produttive, creando prospettive per i giovani, sbocchi occupazionali nel mondo del lavoro e condizioni di vita serena per tutti.

Difatti, la nostra Comunità sta assistendo al progressivo offuscamento dell’immagine del territorio e al logoramento del suo tessuto socio-economico-culturale senza riuscire a trovare la forza per porre un argine all’impoverimento delle attività produttive, alla crescente precarietà occupazionale, al crollo delle capacità progettuali. Aquilonia, in parole semplici, sta attraversando un periodo di crisi profonda per uscire dalla quale occorre elaborare un progetto politico/amministrativo moderno ed incisivo.

Sarà incentivata la promozione della risorsa commercio locale attraverso il patrocinio di iniziative ed eventi volti a far conoscere l’offerta commerciale del paese. In tale ottica verranno previste operazioni di valorizzazione dei prodotti tipici locali.

Verrà riorganizzato l’ufficio commercio, in modo tale che sia in grado di fornire risposte chiare agli esercenti in materia di finanziamenti e/o normativa vigente.

Sarà realizzata un’idonea segnaletica stradale tematica per favorire l’individuazione immediata delle attività produttive presenti sul territorio.

Nel PUC verrà individuata un’area PIP da realizzare tenendo conto delle infrastrutture esistenti e delle reali esigenze degli imprenditori locali. Verrà attivato uno sportello informativo affinché tutte le attività artigianali possano soddisfare le loro esigenze.

PATRIMONIO E TERRITORIO

Il patrimonio comunale, dalle strade agli edifici civili, dai boschi ai parchi, versa in uno stato di assoluto degrado dovuti all’incuria e alla mancanza di controlli. La risorsa “Aquilonia” in queste condizioni non è assolutamente spendibile. Occorre porre in essere ogni azione per ridarle la giusta dignità.

La viabilità sarà obiettivo prioritario dell’amministrazione; verranno promossi, insieme ai comuni limitrofi, progetti di strade alternative volte a ridurre le distanze e i tempi di percorrenza. Non si può parlare di progetti per le attività produttive, per l’agricoltura, per il turismo se non si risolve alla radice il problema della viabilità.

Gli argomenti in commento, le attività produttive - il patrimonio – il territorio, a nostro avviso sono da trattare unitariamente ad un altro argomento la cultura.

Abbiamo individuato due linee di intervento:

  1. le attività produttive tradizionali;

  2. le attività economiche innovative che hanno come matrice di sviluppo il territorio – la cultura – la tecnologia.

Tali macro indirizzi non vanno visti come compartimenti stagno ma devono tra di loro sinergicamente svilupparsi.

Per avviare tale processo di trasformazione occorre da subito avviare un tavolo di concertazione programmatica in cui far confluire le nuove progettualità che hanno un respiro ampio e un programma di sviluppo territoriale. Da subito dobbiamo aprire il confronto sul territorio, mettere insieme le grandi potenzialità, convinti che i prossimi cinque anni sono fondamentali per lo sviluppo delle aree interne. Non possiamo continuare ad adottare una politica sterile di campanile.

Attività economiche tradizionali – agricoltura, commercio, artigianato e attività ricettive – va attuata una regolamentazione, vanno avviate attività di indirizzo economico su scala vasta – su modelli di sviluppo e di sostenibilità già adottati in altri contesti. Vanno promossi studi di fattibilità e ricerca di mercato. Va sfruttato l’attuale momento di crisi per progettare nuove iniziative da porre in essere nella futura fase di crescita.

 

Attività economiche innovative - territorio – cultura – tecnologia -

Siamo convinti che la cultura e la tecnologia saranno nei futuri processi di sviluppo economico i motori che faranno la differenza. Il ruolo della cultura non si esaurisce nella sua funzione di intrattenimento più o meno colto, ma sarà sempre più l’elemento scatenante dello sviluppo quindi una risorsa. Sarà uno straordinario strumento di catalisi del pensiero e nella sua capacità di trasformarlo in un progetto compiuto, affascinante, capace di trasmettere il senso di identità.

Nello scenario disegnato la cultura diventa uno dei fattori che stanno all’origine della catena del valore, il canale per eccellenza attraverso cui affermare ed attestare un diffuso orientamento sociale verso il nuovo; la cultura la ricerca scientifica e la tecnologica, saranno il cuore della creatività e dell’innovazione. La nostra sfida, progetto ambizioso e lungimirante, è di mettere al centro il nostro territorio, la nostra storia, le bellezze naturali nell’ambito di un nuovo modo di percepire il loro valore culturale ed ambientale.

Abbiamo delle grandi potenzialità dobbiamo avere la capacità di stimolare e motivare le nuove generazioni ad investire su se stessi.

La sfida fondamentale sta quindi nella capacità di produrre nuova cultura, di far sì che questa si integri nel patrimonio esistente e che divenga essa stessa terreno di sperimentazione, offrendo in questo modo al sistema produttivo locale spazi per ricercare nuove idee da trasformare in innovazione competitiva, senza mutamenti radicali del territorio. Dobbiamo avere la capacità di dargli la giusta dimensione facendoli diventare luoghi espressivi nei quali il “consumatore” si riconosce.

E’ su queste basi che va strutturato un modello di crescita che individua nelle complessive potenzialità di un’area territoriale il “tessuto” di un sistema culturale di sviluppo integrato; un modello di integrazione tra attori multipli, quali la pubblica amministrazione, l’imprenditorialità, le strutture formative e l’università, gli operatori culturali e la società “liquida”.

In tale contesto vanno collocati i percorsi di ricerca e definizione di singolari offerte culturali integrate e strutturate sulle peculiarità storico-culturali ed enogastronomiche delle aree interne della Campania in una visione di area vasta.

Il Patrimonio culturale diffuso sul nostro territorio presenta connotati e rilevanza strategica.

Il MUSEO ETNOGRAFICO “BENIAMINO TARTAGLIA” di Aquilonia, nel suo genere, è tra i più articolati, organici e completi d’Italia; i continui attestati di ammirazione ne sottolineano il ruolo strategico nel panorama culturale regionale ed interregionale; sarà il nostro riferimento costante e il fiore all’occhiello della nostra comunità che tutti ci invidiano.

Il rilevante e notevole patrimonio naturalistico e paesaggistico tra cui l’invaso del Lago San Pietro, su cui si tiene nel periodo estivo l’annuale appuntamento con il Grande Spettacolo dell’Acqua; i boschi di Monte Arcangelo e Pietrapalomba; rappresentano le eccellenze storiche, culturali e naturalistiche su cui puntare per uno sviluppo sostenibile e in linea con gli indirizzi programmatici assunti a base della prossima fase di utilizzo delle risorse europee riferite al periodo 2014/2020.

La presenza, altresì, nel contesto territoriale di importanti nuclei attrattori d’interesse quali i Castelli: di MONTEVERDE, di BISACCIA, di MELFI, di CALITRI, l’Abbazia del Goleto, i Laghi di MONTICCHIO, trovano la naturale collocazione all’interno di un processo organico di valorizzazione del territorio, in grado di determinare una reale e strutturale crescita economica.

In tale logica le aree interne della Campania possono acquisire non solo centralità geografica ma soprattutto strategia economico-territoriale.

Il progetto di sviluppo è rivoluzionario e ambizioso; occorre tanta professionalità e tanto impegno; dobbiamo avere la capacità di mettere a reddito l’imponente patrimonio per promuovere sviluppo ed occupazione. Il territorio, la viabilità, il lavoro, la cultura e la tecnologia sono la chiave di volta per uno sviluppo sostenibile ampio.

Voglio concludere la trattazione dell’argomento lavoro e attività produttive con uno stralcio di intervista rilasciata all’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini:

…… Ma, la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana.

Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli?

Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è la libertà che intendo io.

Noi, con voi, vogliamo avere l’opportunità di riprenderci in mano il nostro futuro sapendo che dobbiamo recuperare il tempo perso in questi cinque anni. Abbiamo la necessità noi tutti di decidere ora sulla possibilità che inizi un nuovo ciclo, affinché domani sia diverso. Tutti siamo chiamati alla responsabilità che si concretizza con il voto, possiamo e dobbiamo esprimere una scelta di dichiarata responsabilità. Ho dovuto sottolineare le politiche attuate dall’amministrazione Cataldo non per sadico piacere ma per dovere di verità. Noi della lista “Insieme per Aquilonia” non vi chiediamo il consenso sulle cose non fatte o fatte male, vi chiediamo il consenso sul nostro progetto amministrativo per Aquilonia.

Dopo la campagna elettorale dobbiamo impegnarci tutti nel risanare il tessuto sociale della nostra comunità, dobbiamo indossare gli abiti degli amministratori – essere gli amministratori di tutti.

Amministrare è impegno, è fatica quotidiana, è conoscere i problemi dall’interno, è vivere le necessità quotidiane – amministrare è soprattutto voler bene al proprio paese – queste sono state le premesse della mia candidatura e saranno il filo conduttore del mio essere amministratore, qualora mi darete l’onore di essere eletto, il 26 e 27 maggio dateci in vostro sostegno con il voto.

Grazie a tutti e ottima serata.

 

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