Di seguito l'intervento del capogruppo Lello Gala nell'ultimo consiglio comunale dell'era Cataldo.
Oggi con questo consiglio comunale cala il sipario su questa legislatura.
E’ stata, dal mio di vista, una legislatura anonima e inutile sotto tutti gli aspetti considerato che non ha prodotto nessun risultato tangibile per la nostra collettività; i più sicuramente non la rimpiangeranno.
Sono curioso di conoscere quali argomentazioni saranno presentate agli elettori nell’ imminente campagna elettorale atteso che, a quanto è dato sapere, l’intelaiatura della costituenda lista di Cataldo è formata dalla maggioranza uscente. Siamo certi che questa volta gli aquiloniesi non si faranno abbindolare da promesse inutili e sterili. E in giro si sente già qualcosa.
Dal mio punto di vista, pur nel rispetto dei ruoli, ritengo che è mancata a questa maggioranza la competenza e la prospettiva politico-amministrativa. Sin dalle prime battute, infatti, la gente ha avuto modo di rendersi conto che questa maggioranza navigava senza bussola, brancolava, come si suol dire, nel buio e l’epilogo naturale non poteva che essere quello di ritrovarsi, dopo cinque anni, con un palmo di mosche in mano.
Non si è mai verificato niente di simile.
Io ho sempre seguito i consigli comunali sin da bambino, precisamente dal
poi. E li seguivo perché mi piaceva assistere ai dibattiti accesi che puntualmente si verificavano tra i diversi schieramenti in campo. Da quei dibattiti ho tratto tanti insegnamenti, da a tutti prescindere dal colore politico.
In questa legislatura, invece, è mancato il confronto. Noi come gruppo “Uniti per Aquilonia” non ci siamo mai sottratti al dialogo, abbiamo cercato a più riprese di instaurare un rapporto di collaborazione di natura istituzionale per la risoluzione dei problemi, ma abbiamo cozzato contro il muro. Abbiamo più volte chiesto confronti pubblici e consigli comunali che puntualmente ci sono stati negati, anzi il sindaco, in più di un a circostanza ha cercato di fare inciuci e nient’altro.
Cataldo e le sue belle statuine, che in cinque lunghi anni si sono limitati a fare scena muta in consiglio, ha allontanato i cittadini dalla vita amministrativa e dalla politica in generale. Se si da uno sguardo agli incarichi professionali, alle commesse e quant’altro ci si rende conto che questa amministrazione è stata ad appannaggio di pochi intimi.
Sul lavoro che abbiamo svolto come gruppo di minoranza abbiamo già avuto modo di rendicontare nell’assemblea cittadina del 2 Aprile scorso e non è il caso di ripeterci.
Alla fine di questa esperienza voglio sottolineare, in questa sede, due aspetti che ritengo molto positivi, il primo è che questi cinque anni sono serviti per costruire un rapporto politico e amicale con tanti amici con cui avevamo condiviso tante battaglie insieme nel passato, ribadisco ancora una volta che il fatto che le due minoranze parteciperanno insieme alla prossima competizione elettorale è un dato politico assai rilevante; l’altro aspetto e che abbiamo deciso come gruppo di non disperdere il lavoro fatto in questi cinque anni dando vita, insieme a tanti amici specie giovani new entry, a un laboratorio politico-culturale dal nome AQUILONIA-CARBONARA.
Io sono certo che questo laboratorio, che è aperto a tutti, è uno strumento che sarà protagonista nella vita sociale, politica ed economica
per il futuro. AQUILONIA CARBONARA non è una trovata elettorale come tante se ne vedono in questo periodo ma si candida, a prescindere dai nomi che entrano in lista, ad amministrare il nostro comune con progetti ambiziosi e lungimiranti e a formare la nuova classe dirigente del domani. Per queste nobili cause io metto a disposizione dei giovani la mia esperienza e la mia passione politica.
Il nostro blog è molto seguito, riceve in media 300 visite al giorno ciò a dimostrazione dell’interesse che ha subito suscitato.
Questo è quello che mi è piaciuto sottolineare nel mio ultimo intervento in consiglio comunale dove ho avuto l’onore di sedere ininterrottamente dal 1990 quando sono stato eletto sindaco di questo paese.
Il mio non è un addio ma un arrivederci e questo lo voglio dire soprattutto ai tanti amici che in tutti questi anni sono stati sempre al mio fianco, e sono in tanti. Dai problemi e dalle responsabilità non sono mai fuggito, e non lo farò nemmeno questa volta; come ho già ampiamente detto in altre occasioni continuerò a impegnarmi per la risoluzione dei problemi della nostra collettività come ho sempre fatto con umiltà e dedizione.
In fondo la politica, quella nobile, è questa.